mercoledì 9 agosto 2017

Recensione: "Margherita Dolcevita" di Stefano Benni

Buon




Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria.
E la chiamiamo polvere.

Ieri è tornato a casa uno dei miei libri preferiti. Quando sono sicura che il lettore sia affidabile, mi capita di prestare qualche lettura che mi abbia rapito il cuore. Come Margherita Dolcevita di Stefano Benni, autore che occupa un posto rilevante nella mia libreria. E sono felice che il libro abbia colpito nel segno scatenando uno splendido dibattito per via del finale ambiguo!
Curiosi? Venite a scoprire il perché!


TITOLO: Margherita Dolcevita
AUTORE: Stefano Benni
EDITORE: Feltrinelli
ANNO: 2005
PREZZO: 5,99€ (eBook); 7,50€ (copertina flessibile)
PAGINE: 206

TRAMA: Margherita Dolcevita è una ragazzina che sa guardare il mondo. Le bastano un cuore appena difettoso e qualche chilo in più per aggiungere sale e ironia alla sua naturale intelligenza. Compatisce con affetto le stramberie della sua famiglia e volentieri si perde nel grande prato intorno alla sua casa, ultimo baluardo della campagna ormai contaminata dalla città e dimora della sua amica invisibile: la Bambina di polvere. Ma improvvisamente, come un fantasma di notte, di fronte alla casa di Margherita appare un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del “nuovo”, della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo: nessuno resta immune. E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s’addensa una nube di misteriose ritorsioni. Margherita sospetta un piano diabolico ed è pronta a mettere in gioco tutta la combattività e l’immaginazione per scoprire in quale abisso di colpevole stoltezza il suo piccolo mondo, e forse il mondo intero, sono precipitati.


Ironico, brillante, amaro e pungente. La maggior parte dei libri di Stefano Benni può essere classificata in questi termini. Ma credo che questo abbia una marcia in più rispetto alle altre storie. Margherita Dolcevita è una satira sulla società moderna vista attraverso gli occhi di una ragazzina di quasi quindici anni che sa guardare oltre le apparenze grazie alla sua acutissima intelligenza che le permette anche di avere sempre la risposta pronta.
Margherita ama i libri, l'amore e la vita. È un po' fuori dagli schemi per la società in cui vive. E per questo, probabilmente, la più normale. Qualche chilo di troppo e un lieve difetto cardiaco caratterizzano la sua personalità. Così come la passione per le poesie brutte.

Mi chiamo Margherita
Peso meno in mutande che vestita.

Eppure Margherita non è l'unica stravagante in famiglia. Le fanno compagnia il "cancatalogo" Pisolo (un catalogo di tutte le razze canine, animali e forse vegetali apparse sulla Terra), il padre Fausto (pensionato e accumulatore seriale di oggetti), la madre Emma (assidua spettatrice della serie Eternal Love e accanita fumatrice di sigarette immaginarie), il fratello maggiore Giacinto (appassionato di calcio e pallone), il fratello minore Eraclito (il genio della casa) e l'esilarante nonno Socrate, che ha il terrore di morire avvelenato e sperimenterà una particolare tecnica per evitarlo.
Una sera, prima di andare a letto, Margherita si accorge che le stelle non sono più in cielo. Scopre che sono state nascoste da un grande cubo nero e capisce che i nuovi vicini sono arrivati. Tuttavia, i Del Bene, a dispetto del nome, sconvolgeranno l'equilibrio naturale e familiare con il loro ricco consumismo. Margherita sembra essere l'unica a sospettare la diabolicità nascosta dietro quell'apparente, o forse non troppo, perfezione dei nuovi vicini. E tenterà con ogni mezzo di smascherare i loro intenti.
Durante la sua "lotta", Margherita conoscerà l'amore e troverà una sorta di alleato: Angelo, il figlio dei Del Bene, rifiutato dalla sua famiglia perché non omologato ai loro "valori" e, quindi, marchiato come diverso.

L'allegria di Margherita accompagna il lettore lungo un percorso funestato dai mali della società odierna: la ricerca della perfezione estetica propinata dai media, il turbamento degli ecosistemi, l'egoismo celato dietro l'ipocrisia e l'ignoranza.

- Per conquistare Labella non credo servano i libri - gli ho spiegato, mettendogli un braccio intorno alle spalle - credo che a lei interessino altre cose. Comunque proviamo con un amore romantico e nevoso. Leggi "Anna Karenina". Con la kappa.
- Va bene, me lo scrivo.
Ha scritto su un foglietto: "Anna Carenina con la cappa".
Non è un camino, è una donna, volevo dirgli, ma sapevo che quel libro non l'avrebbe comprato mai.
 
I neologismi "benneschi", il sarcasmo, l'ironia, le allegorie e le riflessioni incalzano la lettura fino alle ultime pagine, da leggere con cura perché un po' ambigue e descritte con un velo di offuscamento tipico del mondo onirico.
Ecco perché mi piace correre il rischio di prestare questo libro: per conoscere altre versioni del finale.
Alcuni non hanno compreso cosa sia successo, altri hanno qualche idea spesso discordante.
Potrei sbagliarmi, ma credo che la risposta a tutte le domande sull'epilogo sia presente nel nostro modo di pensare e concepire la società che ci circonda. In base a questo, ciascun lettore è libero di costruire e interpretare il finale nel modo più affine al proprio pensiero.

Può sembrare un romanzo cupo e triste, e forse in fondo un po' lo è, ma si tratta della vita.
Quel che è certo è che Benni ci proietta in un mondo di riflessioni: ci si ritrova spesso a pensare a tutte le nostre scelte, ai nostri modi di agire e alle loro conseguenze. Fino a capire che, alla fine della storia, il progresso della società ci spinge verso un mondo più comodo ma anche, per certi versi, peggiore perché fa dimenticare la bellezza di alcuni valori. Questo non vuol dire, però, che ci si debba arrendere: Margherita ne è l'esempio più vivo e lampante.





2 commenti:

  1. Tra i cinque libri che hai proposto nel 5 COSE CHE di oggi scelgo questo :)

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    1. Mi rendi immensamente felice! Non te ne pentirai! ;)

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