sabato 30 dicembre 2017

Recensione: "Natale a Parigi" di Mandy Baggot

Buon pomeriggio, lettori!
Spero abbiate trascorso un buon Natale e ricevuto molti libri in dono! Pronti ad abbandonare quest'anno?
Io mi sono riposata, ho letto poco, ma sono riuscita a terminare l'ultimo libro a tema natalizio che recensirò per questo 2017.
Il romanzo in questione, Natale a Parigi, era stato più volte consigliato da Yashila del blog La collezionista di parole e, dopo la sua entusiasta recensione, mi sono decisa ad acquistarlo, da amante quale sono della splendida Parigi!

TITOLO: Natale a Parigi
AUTORE: Mandy Baggot
EDITORE: Newton Compton
ANNO: 2017
PREZZO: 4,99€ (eBook); 10€ (copertina rigida); 12,90€ (copertina flessibile)
PAGINE: 416

TRAMA: Ava e la sua migliore amica Debs sono appena arrivate a Parigi. È tutto perfetto e la neve che comincia a cadere è uno spettacolo meraviglioso. La Tour Eiffel brilla di una luce magica , ma tutto quello a cui Ava riesce a pensare è Leo, il suo ex, che l'ha tradita, spezzandole il cuore. Debs, determinata a restituire il sorriso all'amica, la trascina a fare shopping tra i mercatini di Natale, a passeggiare sul Lungosenna, a mangiare pain au chocolat. Piano  piano, Ava comincia davvero a convincersi che non può sprecare la vita pensando agli uomini, fin quando la sua strada incrocia quella di Julien, un misterioso e affascinante fotografo, con un irresistibile accento francese e occhi così profondi che sembrano leggere dentro di lei. Ava non può ignorare le reazioni che si scatenano tra loro, ma non riesce a fidarsi e a lasciarsi andare. Tutto si complica quando per Ava arriva il momento di rientrare in Inghilterra...


Natale a Parigi è il classico romanzo natalizio con tanto romanticismo e una buona dose di zucchero (e di aglio, nonostante i baci!).
La protagonista indiscussa di questa favola moderna è lei, la Ville Lumière: Parigi, con i suoi angoli pieni di fascino, sepolti sotto una coltre di neve che rende tutto ancor più magico. Non mancano, tuttavia, i luoghi comuni da sempre legati a questa magnifica città, tra i quali spiccano la mania di mettere aglio in qualsiasi cibo e il suono delle fisarmoniche presente in ogni rue...

In questo panorama da sogno si spostano, come due turisti, Ava e Julien.
Inglese lei, francese lui. In fuga da un tradimento e una madre oppressiva lei, in cerca di risposte dopo un terribile lutto da superare lui. I due ragazzi si incontrano/scontrano e, dal quel momento, non riescono a fare a meno l'uno dell'altra portando, rispettivamente, nella vita di Ava indipendenza e fiducia nella capacità di inseguire i suoi sogni, in quella di Julien il coraggio e la voglia di ricominciare a vivere.

Non sono riuscita a entrare in sintonia con Ava (sarà stato per colpa dei suoi capelli? O del nome che, ogni volta, mi faceva venire voglia di gridare "Come lava!"?), non so bene per quale motivo. Forse perché il più delle volte, la sua "parte" si riduceva a un continuo rimarcare la bontà del cibo e il suo essere un'ex modella. O forse per il suo atteggiamento un po' da vittima.
Sono pienamente entrata in empatia con Julien, riservato e dolcissimo, un moderno cavaliere con un dolore che non vuole esternare anche per non gravare sulle persone cui vuole bene. Sempre pronto a scoprire il buono, la bellezza e l'attimo giusto in ogni particolare che lo circonda, attraverso la sua macchina fotografica, ci fa innamorare dell'essenza di Parigi, della storia dietro il suo personaggio e del suo desiderio di sentirsi accettato e di accettarsi. Sono felice che abbia trovato il suo lieto fine.

Il romanzo scorre veloce passando dal punto di vista di Julien a quello di Ava. Tuttavia, frasi spesso sconnesse tra loro (errore di traduzione?) fanno perdere il ritmo della lettura. Molti sono i giochi di parole e i termini di paragone con marche provenienti dal mondo anglosassone che un lettore di altra nazionalità non riesce sempre a comprendere.
Da apprezzare è l'originalità dell'ambientazione all'interno di Parigi (con mostre fotografiche, bistrots, musei...) e il fatto che, almeno per una volta, la protagonista non detesti il Natale!
A volte situazioni e battute sono di dubbio gusto (e l'uso della parola, ormai tanto di moda, resilienza è eccessivo) ma, nel complesso, il romanzo risulta piacevole, perfetto per un pomeriggio di relax davanti al camino!



2 commenti:

  1. Ciao, mi dispiace che non ti sia piaciuto quanto è piaciuto a me, ma sono felice che anche tu abbia apprezzato il personaggio di Julien ❤️

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    1. Ho adorato Julien...un bellissimo personaggio! Buon anno! :*

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