Si finisce per stancarsi di tutto, ma mai di un libro (Orgoglio e Pregiudizio)

Scagli la prima pietra chi non si è mai innamorata
di Mr Darcy o di Mr Knightley tra le pagine dei suoi capolavori! Ma, ancor di
più, ogni ragazza ha indossato, almeno una volta nella vita, i panni delle sue
eroine e si è calata nel loro personaggio.
Per ricordare la
penna dalla quale sono scaturite, ecco una panoramica sulle protagoniste dei romanzi maggiormente
conosciuti della Austen.
Elizabeth Bennet, protagonista femminile di Orgoglio e Pregiudizio, è il modello più famoso e, forse, il più amato da generazioni di ragazze. Intelligente e brillante, racchiude in sé tutto il carattere dell’eroina anticonformista e Austeniana, anche per i suoi sentimenti di ribellione che la rendono moderna e un esempio ancora oggi. Nonostante la sua giovane età, è dotata di una spiccata personalità, tanto da essere la preferita del padre tra le sorelle. Il suo carattere è una pulita combinazione di sensibilità, razionalità e fermezza. Elizabeth si diletta osservando e cercando di comprendere le persone pur lasciandosi, a volte, fuorviare dalla sua emotività. La Austen ha costruito su Elizabeth l’immagine di donna ideale dotata di moralità e intelligenza e, allo stesso tempo, di sensibilità e raffinatezza femminile.
In me c’è un’ostinazione che non sopporterà
mai di essere intimorita dalla volontà degli altri. Il mio coraggio cresce
sempre, a ogni tentativo di intimidirmi.
(Elizabeth Bennet – cap. 31)
Emma Woodhouse è
il personaggio principale dell’omonimo romanzo Emma.
Bella, intelligente e
ricca, con una dimora confortevole e un carattere felice, Emma Woodhouse sembrava
riunire in sé alcuni dei vantaggi migliori dell’esistenza; e aveva vissuto
quasi ventun anni in questo mondo con scarsissime occasioni di dispiacere e
dispetto.
Sin dalle primissime righe, la Austen tratteggia il
carattere dell’eroina di questo romanzo. Inizialmente la giovane sembra
possedere tutte le caratteristiche per suscitare antipatia al lettore. Emma viene
dipinta come una ragazza viziata, snob e sensibile solo al suo punto di vista.
Affettuosa e paziente con il padre, Emma sembra non conoscere la sofferenza,
nonostante la morte prematura della madre. Convinta delle sue idee e dotata di
fervida immaginazione, si fa interprete dei sentimenti degli altri personaggi
mettendo in luce malintesi e intrighi e combinando unioni, pur non aspirando
lei stessa al matrimonio, che vede come una fonte di limitazione della propria
personalità. Emma teme, infatti, che la vita familiare possa soffocare la sua
volontà e il suo intelletto. Ma il suo gioco con gli altri protagonisti della storia nasconde,
oltre all’impressione di desiderare qualcuno accanto a sé, l’intenzione di
rendere felici le persone alle quali vuole bene. Per questo motivo, nonostante
gli sforzi della Austen, il lettore non può fare a meno di legarsi a questo
sfaccettato personaggio.
Elinor e
Marianne Dashwood, sono le sorelle protagoniste di Ragione e Sentimento. Di temperamento tranquillo, la diciannovenne Elinor si fa portavoce della razionalità in contrapposizione al sentimento della
sorella Marianne, più sensibile e romantica.
La ragione di Elinor rappresenta il contegno, un
comportamento e un linguaggio sempre adeguato a qualsiasi situazione. Possiede una
correttezza tale da essere anteposta persino al proprio benessere. Non potendo sposare l'uomo
che ama, Elinor non vive nel dolore come la sorella e riesce a dominare i suoi
sentimenti.
Marianne,
vivace, impulsiva e passionale, si innamora di un affascinante
quanto inaffidabile personaggio per il quale soffrirà apertamente fino all’inverosimile.
“Le qualità di
Marianne erano, sotto molti aspetti, del tutto uguali a quelle di Elinor”,
scrive la Austen. E, difatti, ognuna
delle due sorelle trarrà dalla storia e dal carattere opposto dell’altra,
un’importante lezione di vita.
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