
Che
si tratti di un cartoncino, di un nastro, una cartolina,
una profumata bustina di tè, una lettera, il biglietto del treno o anche
semplicemente uno scontrino, il segnalibro è un accessorio
fondamentale. E non soltanto per la sua funzione.
Il segnalibro non può
essere casuale. Ogni storia ha bisogno di un segnalibro che la rispecchi.
Alcuni hanno la mania (e io sono tra questi) di
abbinare i segnalibri alle storie che leggono.
Per esempio un cartoncino troppo
allegro, con frasi buffe ed emoticon, non può di certo finire tra le pagine di
un thriller!
Altri preferiscono inserire ricordi: niente di
meglio che lasciare biglietti d’auguri o d’amore all’interno di un romanzo rosa
per immedesimarsi totalmente nel romanticismo della storia.
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Uno dei miei segnalibri! |
Qualcuno
ama seccare fiori, qualcun altro preferisce ingannare l'attesa alla
cassa di una libreria lasciandosi ispirare dallo sguardo.
Altri
ancora, i più creativi, si armano di pazienza, cartoncini, stoffe,
elastici, ago, filo...e ne realizzano uno del tutto personale e
originale.
Esiste, poi, una categoria di persone odiatissima dai
lettori più accaniti che curano i libri come se fossero reliquie: quelli che
piegano gli angoli delle pagine (altrimenti conosciuti come “orecchie”)! Sono
quasi sicura che Dante Alighieri, girando come una trottola per l’Inferno,
abbia volutamente omesso questo girone. Niente paura, però: credo ci sia
redenzione anche per loro.
E che dire delle storie nascoste dietro ai segnalibri "dimenticati" dentro i libri usati e comprati alle bancarelle?
Molti
lettori sono fatti così. Lasciano volutamente il segnalibro all'interno
del romanzo, una volta terminato. Perché appartiene ad esso, è il suo
amico fidato e separarli rappresenterebbe un'ingiustizia.
Mentre,
invece, per altrettanti lettori il segnalibro rappresenta un compagno
di viaggio con un'anima e abbandonarlo significherebbe dimenticare una
parte di sè dentro quella storia.
Forse
tutto questo suonerà un po' troppo poetico, ma sono convinta che questo
piccolo oggetto rappresenti molto più di un semplice accessorio
complementare alla lettura.
Alla
fine il segnalibro è un po' una metafora del nostro stato d'animo:
rispecchia, sì, la storia del libro ma, soprattutto, noi stessi.
I fiori pressati o i biglietti e ricordi sono sempre molto belli! Capita di risfogliare il libro e imbattersi e riscoprire ciò che avevi lasciato è un po' come rivivere la storia raccontata!
RispondiElimina(La frase del tuo segnalibro è davvero bella e sono assolutamente d'accordo! ��)
Grazie per ciò che scrivi! ��
Grazie, Ginny!
EliminaSei sempre gentilissima! ❣
Ciao! Il mio segnalibro preferito mi è stato regalato da due vicini d'ombrellone anni fa ed è fatto a mano con un pezzo di corda e due ghiande alle estremità. Ci tengo un sacco!
RispondiEliminaè la prima volta che passo dal tuo blog! Da oggi ti seguirò volentieri :-)
Che bello! Un regalo sicuramente originale!
RispondiEliminaTi ringrazio davvero tanto!!! ❤️
Che bel post! Anche io sono convinta che questi fantastici oggettini rappresentino molto di più di un pezzo di carta, plastica, o qualsiasi materiale si voglia usare. Forse sarà proprio per questo che non riesco a tenere il segno in un libro con la prima cosa che mi capita in mano come uno scontrino, un banale foglietto o una penna. Ogni libro deve avere un bel segnalibro degno di tale nome!
RispondiEliminaIo non ne ho uno preferito in particolare, ma adoro cambiarli a seconda della lettura in modo che possano rispecchiare ciò che un determinato libro mi trasmette :)
Grazie di cuore, Silvia! A proposito, mi sono iscritta al tuo blog per rimanere in contatto! ;)
EliminaTi capisco e condivido pienamente il tuo pensiero. Io colleziono tanti segnalibri e ognuno di essi rappresenta uno stato d'animo!